giovedì 17 Agosto 2017 - h 17:28

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La carriera di Palacio

Dodicesimo calciatore argentino della nostra storia, jolly d’attacco in grado di ricoprire numerose posizioni dello scacchiere offensivo, Rodrigo è elemento di comprovata esperienza con due Mondiali giocati, oltre 500 partite e più di 200 gol da professionista. Si tratta di uno dei tre calciatori dell’attuale Serie A ad avere disputato l’ultima finale iridata, con Biglia e Higuain: Palacio in quell’edizione è stato preziosissimo uomo da finali di gara, sempre inserito a giochi in corso nella lunga cavalcata dell’albiceleste di Sabella fino all’atto conclusivo, con la sconfitta ai supplementari ad opera della Germania.

Attaccante centrale, ala, seconda punta: l’intelligenza tattica e l’indiscussa classe di Rodrigo – reduce da 3 anni di Genoa e 5 di Inter, in cui per lunghi tratti è stato trascinatore e protagonista – gli permettono di muoversi con efficacia ed eleganza in diversi ruoli, utilizzando entrambi i piedi con medesimo esito. Prima è stato stella per lungo tempo al Boca Juniors, con cui ha vinto 3 campionati, una Libertadores e una Copa Sudamericana. A Marassi dal 2009 con Gasperini, mentre già da anni frequenta il giro della Nazionale, il suo impatto sul calcio europeo è subito importante: due stagioni a metà classifica, insieme a Crespo, Floccari e a un giovanissimo Destro, poi la travagliata salvezza del 2011-12 firmata proprio dai suoi 21 gol stagionali, determinanti per la sofferta permanenza del Grifone in massima serie. L’approdo all’Inter non è da meno: mentre contribuisce alla qualificazione dell’Argentina ai futuri Mondiali con un ottimo girone sudamericano, in nerazzurro si presenta come miglior marcatore, con 22 centri al primo tentativo, 19 l’anno dopo e 12 alla terza stagione.

Del Meazza diventa presto beniamino fra i più apprezzati, in un periodo avaro di risultati per la squadra ma ricco di soddisfazioni a livello personale: su tutte, due gol alla Juventus, un derby col Milan deciso nel finale con una sua perla di tacco, una doppietta in Europa League a Belgrado e una a Glasgow. Palacio è una delle poche colonne di un’Inter con poca identità di squadra, si specializza nei gol last-minute (ben 13 reti segnate nei finali di gara) e nelle ultime stagioni si disimpegna con successo anche da uomo-assist alle spalle di Icardi, giocando qualche metro più indietro. Dall’agosto 2017 è rossoblù a titolo definitivo, dopo 58 gol in 169 presenze milanesi.

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