sabato 19 Dicembre 2020 - h 07:43

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Le parole dei tecnici dell’Attività di Base sul ritorno in campo

In seguito allo stop che ha caratterizzato le categorie della nostra Attività di Base, abbiamo contattato gli allenatori alla guida dei nostri ragazzi per sapere come hanno vissuto il precedente semaforo rosso agli allenamenti e, soprattutto, come stanno vivendo questo periodo in campo prima delle festività natalizie.

UNDER 14 – Paolo Magnani (allenatore) e Christian Barca (allenatore in seconda)
I tecnici Paolo Magnani e Christian Barca hanno dichiarato che, durante il periodo di lezioni online, hanno mantenuto i contatti con gli atleti anche singolarmente: «Anzi, loro sanno quanto corriamo a chilometro e quando andavano a correre ci mandavano gli screen del loro ritmo, mostrandoci quanto facevano più di noi allenatori! Ecco, secondo noi questo rapporto “intimo” era fondamentale per tenerli attivi, con obiettivi tanto stimolanti quanto ludici».

Magnani: «Non dico che riprendiamo dove abbiamo finito, ma abbiamo fatto dei passi importanti perché stavamo lavorando bene: questo è un gruppo importante che ha già delle basi solide, composto da ragazzi predisposti al sacrificio e al lavoro. Al momento, io, Christian Barca e il prof – oltre a due collaboratori che vengono a turno – stiamo cercando di farli crescere nel migliore dei modi perché il prossimo anno entreranno nel mondo dei Campionati Nazionali; anzi, già quest’anno hanno fatto un salto, seppur piccolo, perché da 9 sono passati a giocare a 11».
Barca: «Riguardo al campionato, l’approccio a spazi, dimensioni e richieste da parte di noi allenatori è stata complessa, ma – come ha detto il mister prima – questo è un gruppo che lavora bene e in campo si stava vedendo: peccato esserci fermati, stavano rodando nel modo corretto. Bisogna sottolineare anche l’impegno fuori dal campo, come la scuola, perché alcuni – avendo fatto la primina – frequentano già la prima superiore. Come abbiamo sempre detto loro, questo sarà un anno complicato, ma devono abituarsi ad affrontarlo serenamente, come – secondo noi – lo stanno effettivamente facendo».

UNDER 13 A – Juan Solivellas (allenatore) e Giuseppe Taccogna (allenatore in seconda)
I tecnici Juan Solivellas e Giuseppe Taccogna hanno notato un atteggiamento propositivo da parte dei loro atleti: «Sappiamo che sono applicati e sarebbero stati presenti, ma questa visione è andata al di là delle aspettative perché sono attivi con le domande. Questo, d’altronde, è stato una sorta di esperimento, dato che negli anni scorsi eravamo sempre in presenza: la pandemia ci ha fatto spostare il focus, facendoci trovare una nuova realtà – quella della lezione teorica – per non rallentare la loro formazione».

Solivellas: «Il momento del ritorno è stato gioioso perché il campo è gioia, ma devo dire che – nel periodo in cui siamo stati fermi – ci siamo dati tanto da fare tramite le lezioni Zoom: lavorando sia a livello tecnico, che teorico. Queste riunioni sono state molto utili perché rispecchiano i concetti su cui ci stiamo concentrando ora in campo, e la risposta dei ragazzi è stata ottima perché c’è un netto miglioramento: sono stati più bravi di quanto pensavamo, si vede che hanno voglia di imparare».
Taccogna: «Noi allenatori, in questo periodo, ci siamo potuti concentrare su aspetti che studiamo un po’ di meno in campo per mancanza di tempo: i ragazzi, quindi, sono riusciti a fare loro questi princìpi. Poi, con il secondo gruppo di Under 13 – allenata da Leonardo Tigrini e Alfonso Lobascio – i contatti sono stati, e sono, frequenti perché c’è un ottimo rapporto e una collaborazione continua, fattore che si vede anche sul campo di gioco».

UNDER 13 B – Leonardo Tigrini (allenatore) e Alfonso Lobascio (allenatore in seconda)
I tecnici Leonardo Tigrini e Alfonso Lobascio hanno riportato che, dopo il ritorno in campo riprenderanno il processo di formazione dei ragazzi diviso in tre fasi: «Ci sono molti principi di gioco e strumenti per la squadra che usiamo in simbiosi con l’Under 13 A, sebbene con strategie diverse. C’è una grande collaborazione e confronto continuo tra noi, oltre a una stima e ammirazione reciproca: alla ripresa abbiamo lavorato sugli obiettivi già acquisiti, oltre a quelli presentati durante le riunioni online con l’aiuto di video-guida».

Tigrini: «Il ritorno in campo è stato molto importante, eravamo stanchi di vedere i ragazzi solamente attraverso la piattaforma Zoom. Quand’eravamo a casa, inviavamo filmati di tecnica e coordinativi, loro ce li spedivano indietro, e non mancava la frase “Speriamo di tornare presto al campo”. Io e Juan Solivellas abbiamo parlato di calcio tutta l’estate, quindi – secondo me – non c’è molta differenza tra le nostre squadre: anzi, un ottimo rapporto, tant’è che una volta a settimana mi aggrego sempre a loro, svolgendo l’allenamento insieme».
Lobascio: «Durante l’ultimo periodo ci siamo occupati di fornire ai ragazzi ritagli di video per mostrare loro i princìpi di gioco che abbiamo di squadra: sia nostri filmati, girati a inizio stagione, sia presi da YouTube, quindi di altre compagini. Riguardo al gruppo Under 13 A, io – seguendo altre categorie – non riesco a fare presenza come mister Tigrini perché seguo anche altri gruppi, però a inizio stagione, quando sfidiamo squadre che loro avrebbero incontrato più avanti, giravo loro i video della partita e i contatti erano frequenti, come di norma lo sono quotidianamente».

UNDER 12 – Danilo Collina e Matteo Scaglioni
I tecnici Danilo Collina e Matteo Scaglioni hanno evidenziato quanto sia importante, al momento, «fare un discorso di recupero a livello tecnico, perché non giocando per tanto tempo si perde un po’ l’abitudine dei gesti tecnici. Poi, anche riprendere certi tipi di discorsi che avevamo già affrontato nei primi mesi di preparazione in settembre e ottobre: lì eravamo riusciti a lavorare abbastanza bene e a ottenere anche – dal nostro punto di vista – obiettivi importanti».

Collina: «Abbiamo sempre cercato di mantenere la scansione settimanale degli allenamenti, ma ovviamente il calcio online non è quello che puoi fare in presenza, come d’altra parte la didattica a scuola, quindi era importante riuscire a tornare in campo. Anche per loro riuscire a venire seppur con tempi e giornate ridotte, rispetto alla normalità, sicuramente è stato un momento importante per tornare a vedere tutti i compagni, noi di persona e – da quello che vediamo – anche sfogarsi un po’».
Scaglioni
: «Quest’ultimo è stato un momento in cui ci siamo concentrati sugli aspetti della tecnica di base e coordinativi: potendo fare allenamento solo senza contatto, le scelte sono state limitate. Dobbiamo sfruttare il tempo che abbiamo, dopo gli allenamenti “teorici” su Zoom, con i quali abbiamo mostrato ai ragazzi video di giocate dei giocatori di Serie A o partite del nostro Settore Giovanile, dove magari c’erano dei principi di gioco di cui avevamo parlato a inizio anno e ci siamo potuti soffermare su quello».

UNDER 11 – Filippo Zanzani e Fabio Cino
I tecnici Filippo Zanzani e Fabio Cino hanno raccontato la loro emozione e spiegato il lavoro che stanno portando avanti, che si concentra sugli «aspetti tecnici come la conduzione, la tecnica del passaggio, smarcamento e la conclusione. Di solito a fine allenamento facevamo la partitella, ora cerchiamo di migliorare il tiro facendo divertire anche i bambini».

Zanzani: «Tornare insieme con un contatto diretto e non dietro un computer è molto positivo ed entusiasmante. Siamo ancora un po’ limitati, perché dobbiamo rispettare ancora molte direttive e non possiamo proporre tantissimo in allenamento, però condividiamo comunque molti momenti comunicando in maniera più diretta».
Cino: «Riuscire a vedere i bambini, sentire le loro risate e guardare i loro occhi è già una sensazione bellissima. Quando corrono, saltano e giocano ti danno una sensazione di libertà incredibile, e si vede che riescono a divertirsi senza essere vincolati da uno schermo. La difficoltà degli allenamenti distanziati c’è, però averli in campo è già bellissimo».


UNDER 10 – Nicolò Mazzanti e Matteo Gigantino
I tecnici Nicolò Mazzanti e Matteo Gigantino guardano il lato positivo della situazione e sottolineano che «in un momento come questo ci possiamo soffermare su aspetti che magari nella stagione regolare lavoriamo con meno continuità. Ci concentriamo sulla tattica e tecnica individuale non potendo proporre situazioni di duello con il compagno, e dobbiamo essere bravi noi a creare competizione lanciando sfide di tiro e non dimenticando l’obiettivo principale: migliorare i ragazzi e divertirci insieme».

Mazzanti: «Ho giocato nel Settore Giovanile e questo è il mio ottavo anno da allenatore, per cui la maglia del Bologna è un po’ la mia seconda pelle. Il momento più bello della giornata è quando torno sul campo con i colori rossoblù addosso, e rivedere i miei ragazzi è stata una grandissima emozione. Per loro non è semplice, ma prima o poi torneremo a fare quello che abbiamo sempre fatto; i ragazzi non vedono l’ora e mi chiedono sempre quando potremmo ricominciare a fare le partitelle a fine allenamento».
Gigantino: «Quando si torna sul prato è sempre una grande gioia, e rivedere brillare di nuovo gli occhi dei bambini è stato bellissimo. Ricordo che al primo allenamento un bambino ha detto: “Da quanto tempo che non toccavo un pallone sul campo, è bellissimo…”, il tutto con la voce emozionata. Per loro l’approccio sociale è tutto, e vedere i bambini che si divertono e danno il massimo in allenamento è indescrivibile».


UNDER 9 – Mirko Corsolini e Fabio Montebugnoli
I tecnici Mirko Corsolini e Fabio Montebugnoli dopo troppi mesi di assenza hanno potuto rivedere i loro piccoli atleti. Per prima cosa «l’aspetto importante è il ritorno alla società dei bambini con il gruppo di lavoro del calcio», anche se «all’inizio li abbiamo visti molto silenziosi e quasi intimoriti. Abbiamo trovato qualche difficoltà sia a livello motorio che cognitivo, ma stiamo riprendendo in fretta il ritmo giusto».

Corsolini: «Rivedersi è qualcosa di unico nonostante le limitazioni. Noi come loro fremevamo per tornare in campo, e per i bimbi già solo il fatto di indossare il completino d’allenamento, prendere la loro palla, vedere i compagni e giocare sono tutte piccole cose che aiutano per riavvicinarsi alla normalità. L’attività non è quella di sempre, però noi cerchiamo di rendere gli allenamenti il più divertenti possibile, e nei loro occhi vedo grandissima voglia di fare».
Montebugnoli: «I bimbi erano fermi da marzo e rivedersi dal vivo è stato fantastico. La domanda più frequente è: “Dopo facciamo la partita?”, e dovergli dire sempre di no è davvero triste. Le regole purtroppo sono queste, ma proponendo sempre cose nuove e stimolandoli continuamente supereremo questo momento nel migliore dei modi».

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