Taider: la carriera
Incursore di centrocampo della Nazionale algerina, Saphir torna a vestire il rossoblù dopo le 2 stagioni di proprietà Inter, di cui l’ultima vissuta in prestito al Sassuolo di Di Francesco. Efficace e dinamico interno in grado di disimpegnarsi sulla linea mediana con la personalità di un veterano, Taider ha impressionato tutti fin dalle prime apparizioni a Bologna, quando sotto la guida di Pioli ha sviluppato un eccellente senso tattico e una buona capacità di inserimento a completamento di innate doti di solidità e generosità: ottima difesa della palla, conclusione forte dalla distanza, propensione al gioco in verticale e progressione sono le qualità che negli anni rossoblù ha dimostrato, vivendo da protagonista il campionato 2012-13 quando insieme a Perez garantiva sostanza ed equilibrio in un contesto di squadra a trazione anteriore (davanti agivano Diamanti, Gabbiadini e Gilardino). Passato in nerazzurro nelle ultime battute dell’estate di 2 anni fa, si ritagliava 25 presenze con buona fiducia da parte di Mazzarri nella squadra che concludeva la stagione al 5° posto; trasferito in prestito al Sassuolo, da jolly della mediana neroverde Taider si è sempre distinto per serietà ed utilità alla causa. Dopo la trafila delle Nazionali giovanili francesi, dalla primavera 2013 ha prediletto il passaporto algerino, debuttando nella rappresentativa maggiore nordafricana con cui poi ha giocato i Mondiali brasiliani e l’ultima Coppa d’Africa. Dall’agosto 2015 torna al Bologna a titolo temporaneo con obbligo di riscatto.