Amedeo Biavati. Il mito del Doppio passo
Presso la sede della Confcommercio Ascom Bologna di Palazzo Segni Masetti in strada Maggiore, è stato presentato il libro “AMEDEO BIAVATI – Il mito del Doppio passo”. Il volume, scritto dal giornalista Fabio Campisi, è il terzo della collana “Inchiostro Rossoblù” dedicata ai colori del Bologna FC 1909 (“100 Storie per 100 Anni” e “PAGOTTO – Un Calcio anche alla morte” le prime due uscite) e ha la nota introduttiva del Presidente rossoblù Joe Tacopina. Fra gli altri preziosi contributi, prefazione di Gianfranco Civolani, contesto storico di Claudio Santini, un racconto di Daniela e Franco Biavati e numerose testimonianze inedite; statistiche e memorabilia provengono dalla collezione Lamberto e Luca Bertozzi.
Biavati, insieme a Schiavio, è l’unico bolognese ad aver vinto un Campionato del Mondo e, ancora oggi, è fra i più importanti giocatori della storia del Bologna Football Club. Anche per questo, parlare del grande campione Medeo è come tuffarsi nella storia della città felsinea. Le sue origini (Budrio) segnate da povertà e preoccupazioni; il fisico esile e per certi versi insolito per uno sportivo. Ma anche il celebre “doppio passo”, che lo rese conosciuto ed elogiato ovunque. Con il Bologna Medeo vinse tre scudetti, più un quarto come riserva, e una Coppa Alta Italia, ma, nonostante la gloria, la vita del campione bolognese è sempre stata in salita, a rincorrere l’ingaggio per mantenere due famiglie. Dopo aver abbandonato il calcio professionistico, si aprì un lungo pellegrinaggio su e giù per l’Italia, fino al ritorno nella città che ha amato fino ai suoi ultimi giorni.
“AMEDEO BIAVATI – Il mito del Doppio passo” (Minerva Edizioni, 2014; formato 17×24 cm; 224 pagine e 133 immagini; prezzo di listino € 15)