Amarcord rossoblù: c’era una volta… Sampdoria-Bologna
29 marzo 1998, 27° giornata, SAMPDORIA-BOLOGNA 2-3
SAMPDORIA: Ferron, Castellini, Hugo, Mihajlovic, Mannini, Pesaresi (71' Signori), Boghossian (82' Salsano), Veron, Franceschetti, Montella, Laigle. All.: Boskov.
BOLOGNA: Sterchele, Mangone, Torrisi, Paganin, Nervo, Magoni, Shalimov (46' Fontolan), Marocchi, Tarantino, Andersson, Kolyvanov (86' Pavone). All.: Ulivieri.
ARBITRO: De Santis di Tivoli.
MARCATORI: 13' Montella (S), 50' Veron (S), 55' Andersson (B), 69' Andersson (B), 82' Andersson (B).
Ulivieri deve rinunciare all'acciaccato Baggio, uscito malconcio dalla settimana prima a Firenze, e allo squalificato Paramatti, nel pomeriggio primaverile di Marassi per una sfida di tranquillo centroclassifica fra due squadre che strizzano l'occhio all'Europa. L'arma in più, spesso letale per tutto il campionato, della Sampdoria sono i calci piazzati di Veron e Mihajlovic, propiziati da Montella bravissimo ad incunearsi ricevendo falli tra le maglie della retroguardia rossoblù. Ma è un pasticcio fra Marocchi e Torrisi ad innescare una serie di batti e ribatti davanti alla porta di Sterchele rompendo l'equilibrio dopo poco più di 10 minuti, perchè Montella è il più lesto di tutti a trovare la zampata vincente. Fino alla mezz'ora in campo si recita un monologo doriano, con Sterchele attento a sventare sui soliti calci di punizione e i rossoblù timidi ed impacciati, quasi mai in grado di innescare la fantasia di Shalimov e il prolifico duo d'attacco. Potrebbe calare l'asso Kolyvanov, ben imbeccato da Marocchi, quando supera con un'incornata un non preciso Ferron, ma De Santis annulla l'1-1 per dubbia posizione di fuorigioco del russo. Il finale di tempo è però ancora di marca blucerchiata, ma Pesaresi sciupa incredibilmente a tu per tu col portiere dopo un lancio filtrante del talentuoso Laigle. Sfiora il raddoppio il solito Montella con una gran botta di sinistro a inizio secondo tempo, ma il 2-0 è nell'aria e un contrasto di Franceschetti su Magoni libera al tiro vincente Veron: la Samp crede così di avere messo in cassaforte il risultato bissando il successo di Bari della settimana precedente.
Sale in cattedra allora Kennet Andersson, che dopo pochi giri di lancetta sfrutta bene un lancio lungo di Torrisi e una dormita dei difensori di casa, trafiggendo di destro Ferron e riaprendo i discorsi, col suo decimo gol stagionale: di qui in avanti semina costantemente il panico fra Hugo e Castellini, serve con le solite preziose sponde Kolyvanov fermato due volte da uscite alla disperata del portiere di Boskov. La Samp esce di scena, il sinistro liftato di Kolyvanov su punizione dà il via a uno schema perfetto, con la torre sul secondo palo di Tarantino e Andersson che anticipa tutti e appoggia di testa in rete il meritato pareggio. Ulivieri non si accontenta, i rossoblù padroni del campo continuano a spingere cercando il bersaglio grosso, e nel finale si concretizza il clamoroso ribaltone con una tripletta libidinosa del centravanti svedese, che con un altro colpo di testa dalla precisione magistrale realizza il 2-3 su invito calibrato di Magoni. Qui gli highlights della partita.