Amarcord rossoblù: c’era una volta… Bologna-Atalanta
Bologna, 24/11/1996, 10° giornata
BOLOGNA-ATALANTA 3-1
BOLOGNA: Antonioli; Cardone, Torrisi, De Marchi, Paramatti; Magoni, Marocchi, Scapolo (85′ Shalimov); Nervo (46′ Bresciani P.), Andersson, Kolyvanov. All.: Ulivieri (in panchina Buso).
ATALANTA: Pinato; Bonacina, Herrera, Carrera, Sottil; Rossini, Gallo (63′ Rustico), Fortunato, Persson (56′ Rotella); Lentini, Magallanes (53′ Inzaghi). All.: Mondonico.
ARBITRO: Stafoggia di Pesaro.
MARCATORI: 21′ aut. Fortunato (A), 55′ Kolyvanov (B), 58′ Bresciani P. (B), 73′ Inzaghi (A).
Con Buso in panchina a rimpiazzare lo squalificato Ulivieri, i rossoblù galvanizzati dal doppio successo su Roma e Reggiana insistono col tridente delle meraviglie, mentre non è del match l’acciaccato Tarozzi che non recupera e viene ancora sostituito da Cardone a destra. Mondonico lancia la giovane punta Magallanes preferendolo a sorpresa a Inzaghi, propiziatore della maggior parte delle soddisfazioni raccolte dai nerazzurri nei primi tre mesi di campionato. La trama offensiva del Bologna è la stessa di sempre, lancio per Andersson, spizzata aerea dello svedese a innescare gli inserimenti di un Kolyvanov in forma strepitosa e del sempre generoso Nervo, o in alternativa palla a Marocchi e sapiente regia del centrocampista imolese.
L’avvio del Bologna è prepotente, specie per le costanti avanzate di Paramatti sull’out di sinistra, ma è bravissimo Pinato a sventare le sortite rossoblù nei sedici metri: quando non ci arriva l’estremo orobico, è Rossini a liberare nell’area piccola dopo un prolungato batti e ribatti con Scapolo protagonista. Vantaggio meritato al 21′ su azione di contropiede: Kolyvanov scambia con Nervo, appoggio all’accorrente Scapolo anticipato da Fortunato che con un missile infila clamorosamente la propria porta. La prima occasione ospite capita sui piedi di Lentini dopo avere eluso la tattica del fuorigioco, ma in uscita Antonioli è più svelto, e il portiere si ripete con un balzo prodigioso su un colpo di testa dell’uruguayano Magallanes diretto nell’angolo più lontano.
Scampato il pericolo, Nervo sfiora il raddoppio con una sforbiciata da applausi, poi Buso lo cambia con l’ala Bresciani a inizio ripresa, mentre Mondonico si gioca la carta Inzaghi. Chiude la partita il solito Kolyvanov dopo 10′, con un gol dei suoi, il quinto in campionato: pennellata di Magoni che lo trova libero all’altezza del vertice dell’area, Igor scaglia un violento e preciso sinistro al volo che supera Pinato, vale il 2-0 e scatena un’ovazione al Dall’Ara. I rossoblù a questo punto giocano sul velluto, e l’immediato 3-0 è il frutto di un’altra azione da manuale, dal lancio di Torrisi per Andersson, alla torre di Kennet per Igor che crossa di sinistro trovando il tuffo splendido di Pierpaolo Bresciani che realizza di testa. In questo momento il Bologna si trova addirittura solo in testa alla classifica di Serie A con il miglior attacco in assoluto, lo stadio è una polveriera di gioia e Ulivieri alza orgogliosamente le braccia in tribuna. Soltanto accademia fino alla fine della partita, Herrera per somma di gialli viene espulso e l’Atalanta riesce solo ad accorciare con Inzaghi direttamente su calcio di punizione, dopo la possibilità del 4-0 sciupata dal dischetto da Scapolo pochi istanti prima, per un fallo di Lentini sull’imprendibile Kolyvanov, in questo momento il miglior straniero per rendimento dell’intera A.
L’avvio del Bologna è prepotente, specie per le costanti avanzate di Paramatti sull’out di sinistra, ma è bravissimo Pinato a sventare le sortite rossoblù nei sedici metri: quando non ci arriva l’estremo orobico, è Rossini a liberare nell’area piccola dopo un prolungato batti e ribatti con Scapolo protagonista. Vantaggio meritato al 21′ su azione di contropiede: Kolyvanov scambia con Nervo, appoggio all’accorrente Scapolo anticipato da Fortunato che con un missile infila clamorosamente la propria porta. La prima occasione ospite capita sui piedi di Lentini dopo avere eluso la tattica del fuorigioco, ma in uscita Antonioli è più svelto, e il portiere si ripete con un balzo prodigioso su un colpo di testa dell’uruguayano Magallanes diretto nell’angolo più lontano.
Scampato il pericolo, Nervo sfiora il raddoppio con una sforbiciata da applausi, poi Buso lo cambia con l’ala Bresciani a inizio ripresa, mentre Mondonico si gioca la carta Inzaghi. Chiude la partita il solito Kolyvanov dopo 10′, con un gol dei suoi, il quinto in campionato: pennellata di Magoni che lo trova libero all’altezza del vertice dell’area, Igor scaglia un violento e preciso sinistro al volo che supera Pinato, vale il 2-0 e scatena un’ovazione al Dall’Ara. I rossoblù a questo punto giocano sul velluto, e l’immediato 3-0 è il frutto di un’altra azione da manuale, dal lancio di Torrisi per Andersson, alla torre di Kennet per Igor che crossa di sinistro trovando il tuffo splendido di Pierpaolo Bresciani che realizza di testa. In questo momento il Bologna si trova addirittura solo in testa alla classifica di Serie A con il miglior attacco in assoluto, lo stadio è una polveriera di gioia e Ulivieri alza orgogliosamente le braccia in tribuna. Soltanto accademia fino alla fine della partita, Herrera per somma di gialli viene espulso e l’Atalanta riesce solo ad accorciare con Inzaghi direttamente su calcio di punizione, dopo la possibilità del 4-0 sciupata dal dischetto da Scapolo pochi istanti prima, per un fallo di Lentini sull’imprendibile Kolyvanov, in questo momento il miglior straniero per rendimento dell’intera A.
Qui gli highlights di quel giorno.