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Fedullo Francisco

Nato a Montevideo (Uruguay) il 27 maggio 1905, centrocampista. E’ il primo “oriundo” nella storia del Bologna. Segnalato a Felsner durante la tournée sudamericana del 1929 da Ivo Fiorentini, osservatore faentino trasferitosi oltreoceano, arriva a Bologna nell’estate del 1930, dopo aver subìto in patria una squalifica a vita, poi amnistiata, per un’aggressione a un arbitro. Senso tattico superiore, passaggio rasoterra al millimetro, tiro micidiale con entrambi i piedi: nel giro di poche settimane l’uruguyano si afferma come una delle migliori mezze ali del campionato italiano, al punto da venir convocato da Pozzo in Nazionale (tripletta all’esordio contro la Svizzera nel 1932). Il successivo avvento di Sansone e poi quello di Andreolo (segnalato dallo stesso Fedullo) porteranno alla formazione di un centrocampo tutto uruguyano che produrrà successi in serie. Nel 1939, con la guerra alle porte, Fedullo ritorna in patria, dove lavorerà come impiegato alle poste fino alla morte, prematura, nel 1963. Tre volte campione d’Italia, due volte d’Europa, vincitore nel 1937 del Torneo dell’Esposizione di Parigi, totalizza in rossoblù 279 presenze e 56 gol.

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