Cappello Gino
Nato a Padova il 2 giugno 1920, attaccante. Cresciuto nel Padova e affermatosi nel Milan prima della sospensione dei campionati per la Seconda guerra mondiale, approda a Bologna nel 1945, contribuisce alla conquista della Coppa Alta Italia (con 21 gol in 13 partite) e per dieci stagioni è croce e delizia dei tifosi rossoblù, alternando prodezze fantastiche e incomprensibili pause. Titolare azzurro ai Mondiali del 1950 (11 presenze complessive in Nazionale), nell’estate del 1952 è protagonista suo malgrado di un caso incredibile: impegnato in un torneo cittadino tra bar (il Palio calcistico petroniano) con la squadra del bar Otello, viene denunciato per aggressione dall’arbitro Palmieri. Squalificato a vita dal giudice sportivo, ricorre alla giustizia ordinaria e viene assolto per non aver commesso il fatto. La giustizia sportiva a quel punto riduce la squalifica a un anno e nel settembre 1953, dopo aver completamente saltato la stagione 1952-53, Cappello può tornare in campo. Vestirà la maglia del Bologna fino al 1956 quando sarà ceduto al Novara. In rossoblù 260 presenze e 101 gol.