martedì 30 Aprile 2019 - h 17:16

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#OnThisDay: 30 aprile 1939, 80 anni fa il nostro quinto scudetto

Weisz chiede un profondo rinnovamento in risposta alle difficoltà dell’ultima stagione, e le principali novità sono l’arrivo del mediano Aurelio Marchese da Sanremo e l’inserimento del ragazzone sempre allegro, atletico e dal ciuffo ribelle, da Montevideo: Bologna dà il benvenuto, e affida le sue speranze di aver trovato il grande centravanti, a Hector Puricelli Seña. Buoni auspici, se il nome viene pronunciato a dovere: Puricelli… segna. E così infatti accade: virtuosismo nel gioco aereo è dire poco, di quei 19 gol con cui vince subito la classifica cannonieri Ettore ne realizza 9 di testa, con maliziose girate sui traversoni pennellati di Biavati, fluttuando nell’aria una decisiva frazione di secondo in più di ogni difensore, con un tempismo micidiale. I rossoblù partono fortissimo, vincendo sul campo del Genova e poi col Bari a suon di gol. Poi probabilmente qualcosa trapela dell’angoscia che logora Arpad Weisz, perchè la squadra sbanda e ne perde male un paio: il 27 ottobre 1938 il grande allenatore esce di scena, in fuga per la Francia, da dove comincerà il lungo viaggio con la famiglia destinato a finire tragicamente in un campo di concentramento. Dall’Ara contatta il vecchio amico Hermann Felsner, ben disponibile a liberarsi dal Milano per tornare a respirare la nostra più familiare aria.

Il Liguria, protagonista di un exploit iniziale, è la lepre del torneo, il Bologna si getta all’inseguimento avviando una sensazionale serie di 19 partite utili, interrotta solo in aprile con un ko per 1-0 in casa della Juventus, con Puricelli assente e un misterioso e contestato gol in mischia…: a fine andata Sansone e compagni sono campioni d’inverno assieme ai genovesi, scrollatisi presto di dosso dopo un pareggio in Puglia. Avanti come un rullo compressore, vengono neutralizzati i tentativi di rimonta di Ambrosiana e Torino, e con l’ennesima prodezza del capocannoniere Puricelli il 30 aprile 1939, sul campo della Roma al Testaccio, il Bologna è Campione d’Italia per la quinta volta con due giornate di anticipo.

30 aprile 1939, 28° giornata

Roma, Campo Testaccio
ROMA-BOLOGNA 0-1
ROMA
: Masetti, Asin, Gadaldi, De Grassi, Donati, Fusco, Borsetti, Serantoni, Michelini, Coscia, Alghisi. All.: Ara.
BOLOGNA: Ferrari, Pagotto, Ricci, Maini, Andreolo, Corsi, Biavati, Sansone, Puricelli, Fedullo, Reguzzoni. All.: Felsner.
ARBITRO: Barlassina di Novara.
MARCATORI: 47′ Puricelli.

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