Il Bologna parla la Lingua dei Segni
Da questa stagione il Bologna compie un altro passo importante verso l’inclusione avviando un progetto dedicato alla comunità sorda che segue con passione i colori rossoblù e vive con entusiasmo le emozioni delle partite allo stadio Dall’Ara.
A partire da #BFCComo, prima gara casalinga della stagione, nelle grafiche su maxischermo che accompagnano la lettura delle formazioni verranno inseriti anche i video con i nomi-segno dei giocatori, affinché il Dall’Ara diventi sempre più la casa di tutti, senza barriere.
I nomi-segno sono molto più di una semplice traduzione: rappresentano un modo unico con cui le persone sorde si identificano all’interno della loro comunità. Ogni segno è legato a caratteristiche fisiche, tratti della personalità o episodi particolari, e diventa parte integrante dell’identità di chi lo porta.
Questi segni facilitano la comunicazione ma hanno anche un valore sociale e culturale profondo: quando anche le persone udenti scelgono di usarli e rispettarli, riconoscono la lingua dei segni come una lingua a tutti gli effetti e contribuiscono a creare un ambiente inclusivo, dove le differenze sono un valore.
Il progetto è stato realizzato in collaborazione con un gruppo di tifosi rossoblù non udenti che hanno individuato le caratteristiche di ogni singolo giocatore e creato segni che li rappresentano al meglio.
Un esempio? Lorenzo De Silvestri, per tutti “il Sindaco”, ha un nome-segno ispirato proprio alla fascia del primo cittadino.