I nostri avversari di domani: ecco la Sampdoria
Un brutto ultimo mese, in cui l’unica vittoria è stata il colpaccio di Bergamo nello scontro diretto, ha significato perdere terreno in classifica nella corsa ai piazzamenti europei: i blucerchiati hanno completamente sbagliato la partita di Crotone e quella in casa con l’Inter, con prestazioni certamente non all’altezza del valore a più riprese dimostrato dalla rosa di Giampaolo.
La Sampdoria resta fra le squadre più efficaci e regolari davanti al proprio pubblico, dove ha già vinto 10 volte su 16 e ha realizzato 31 gol, quasi 2 a partita. Possibile per domani sera vedere qualche faccia nuova sugli esterni, magari col ritorno di Strinic a sinistra (non gioca da gennaio) o l’alternanza fra Sala e Bereszynski a destra: il polacco, fisicamente non al top, ultimamente è calato di rendimento rispetto all’inizio della sua avventura doriana. Il suo connazionale Kownacki, interessantissimo centravanti classe ’97 che aveva impattato la stagione in modo eccezionale, scalpita per inserirsi nelle rotazioni offensive, così come Caprari che spera di insidiare l’intoccabile duo Zapata-Quagliarella. Il bomber 35enne, imprescindibile uomo-gol di Giampaolo, “vede” da vicino quota 20 (è a 18 reti), su rigore non perdona e ha già messo sullo score 4 marcature multiple in questa stagione, la più prolifica della sua lunga carriera (debuttò in A addirittura 18 anni fa).
La manovra, meno brillante di qualche mese fa ma a tratti sempre avvolgente, parte inevitabilmente dalle intuizioni del motorino Torreira, attorno a cui ruotano Linetty, Praet e le alternative Barreto e Verre. La Samp si attendeva forse più continuità dal piede sinistro di Ramirez, trequartista che garantisce la solita quantità industriale di assist ma anche qualche pausa di troppo dentro la singola partita e in generale nel campionato, così come il suo alter ego Alvarez.