venerdì 13 Novembre 2020 - h 14:15

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BFC 05-13 Kids: il punto sulle società del progetto

In questo momento di stop dei campionati giovanili, abbiamo contattato le società appartenenti al progetto “BFC 05-13 Kids” per fare il punto della situazione sia per quanto riguarda l’affiliazione al nostro Club, sia per sapere come stanno vivendo questo periodo.

Si ricorda che BFC 05-13 Kids – gestito dal Coordinatore Organizzativo del Settore Giovanile e Responsabile dei progetti esterni rossoblù, Davide Cioni – si basa su accordi commerciali prestabiliti, per cui si richiede di vestire Macron, e sull’apporto tecnico che i nostri tecnici offrono alle società in questione.

A.S.D. CALCIO VILLA D’ORO – Modena (MO)
Marco Cornia:
«Abbiamo cercato una società che ci potesse dare una mano nella crescita tecnico-organizzativa per quanto riguarda il Settore Giovanile. Abbiamo avuto diversi contatti, ma non abbiamo trovato nessuno oltre al Bologna che potesse soddisfare le nostre esigenze. Non volevamo un’affiliazione fine a sé stessa, ma un partner che ci facesse veramente crescere con richieste anche alternative rispetto al solito. Abbiamo dato qualche giocatore, e abbiamo preferito darlo al Bologna rispetto ad altre squadre, perché riteniamo che possa essere più tutelato e avvantaggiato rispetto ad altre società, in cui lavorerebbero comunque bene, ma non come a Bologna, che è una realtà avanti anni luce».

A.S.D. FABRIANO CERRETO – FABRIANO CERRETO (AN)
Pino Maraniello
: «Il discorso dell’affiliazione è nato l’anno scorso, a gennaio, perché insieme all’altro responsabile avevamo deciso di migliorare il livello qualitativo della Scuola Calcio. Io e Luigino Azzeri, il mio collega, siamo entrati nello staff circa due anni fa e ci eravamo posti come obiettivo quello di fare un’affiliazione con una società professionistica: eravamo stati contattati da una della zona, ma io ho voluto “crescere”, cercando qualcosa di migliore, diciamo così: guardando sia la nostra posizione geografica, sia la qualità che offre il Bologna, abbiamo scelto di contattarvi. Dopodiché, Davide ci ha presentato il progetto, venendo anche incontro alle nostre esigenze: il nostro presidente ha sposato in pieno il progetto, non vediamo l’ora di avere confronti con esperti come voi e, magari, avere qualche giovane nostro allenarsi in rossoblù.
Noi, da quest’anno, abbiamo scelto di lavorare sulla qualità e non più sulla quantità: abbiamo pensato che i consigli dati da un professionista sono la prima cosa. Andare allo stadio o al Centro Tecnico, personalmente, va a incorniciare il resto.
Per quanto riguarda noi, avevamo ripreso con grandissimo entusiasmo a settembre, anche grazie alla notizia dell’affiliazione: quindi, ai bambini a cui piace il calcio e ai genitori a cui piace il calcio professionistico era una bella partenza. Recupereremo nel periodo estivo, sperando si rimetta tutto a posto».

A.S.D. MAGNANO – Magnano in Riviera (UD)
Rosario Mancusi
: «Noi apparteniamo alla Viesse Sport, un progetto ideato da Vincenzo Raiola e Stefano Cirillo: prima del Bologna eravamo affiliati con il Valencia C.F. Dopodiché, ho parlato con Davide Cioni per abbracciare questo progetto, investendo ancora di più in un periodo comunque difficile. Cercavo qualcosa di più coinvolgente per tutti, e – in teoria, dato che la pratica per forza di cose non è fattibile – siamo partiti, dopo la presentazione di inizio luglio. Nei mesi scorsi avevamo deciso che, con gli istruttori, avremmo organizzato qualcosa online e appena si calmerà la situazione arriveremo alla pratica.
Noi cerchiamo tutto quello che Davide ha illustrato nel progetto Bologna, perché oltre all’aspetto tecnico c’è la vicinanza a una società professionistica che non regge un muro: noi siamo a tre ore di distanza, questo particolare è importante se c’è bisogno di mettere in prova un ragazzo o tenerlo sott’occhio».

A.S.D. OLYMPIC UGENTO – Ugento (LC)
Mario Congedi:
«L’idea di affiliarci con il Bologna è nata su internet vedendo un po’ i vari progetti presenti in Italia. Il primo contatto è nato quando abbiamo chiesto di svolgere una partita amichevole a Bologna. Da lì abbiamo iniziato a informarci e in seguito – dopo aver firmato il contratto – è iniziata la collaborazione vera e propria, per un progetto di questo genere che mancava nella nostra zona. Non è un’attività solo di facciata, ma è un progetto concreto che va a valorizzare veramente il lavoro svolto sul campo. Adesso con lo stop totale siamo in pausa, ma abbiamo la volontà di riprendere a pieno regime quando torneremo sul campo. Speriamo il più presto possibile».

A.S.D. POLISPORTIVA SAN MICHELE DONNICI – DONNICI INFERIORE (CS)
Walter Perrotta
: «Ci siamo voluti unire al progetto perché ho sempre ammirato la città, le strutture, la società,… Avevo fatto uno screening tra squadre di Serie A e, alla fine, ho optato per il Bologna perché mi sembrava quella giusta.
Concretamente, la prima cosa che mi piacerebbe fare appena ci si potrà spostare, sarà portare i ragazzi al Centro Tecnico per far vedere come lavorate, vedere la prima squadra, o fare una partitina; poi, altrettanto interessante sarebbe avervi qui da noi con qualche giocatore dei grandi
Per quanto riguarda noi, siamo giovani, abbiamo tre anni e da quest’anno, a settembre, siamo partiti con la Scuola Calcio: eravamo riusciti a raggruppare una trentina di ragazzi».

ATLETICO MORENA S.S.D.R.L. – Roma (RM)
Antonio Rizzo
: «Avevamo bisogno di dare un rafforzamento alla Scuola Calcio e abbiamo scelto il Bologna perché, a differenza di altre società, ha davvero una struttura di primissima qualità. Il nostro direttore generale Emiliano Leva ha avuto un contatto direttamente con Mihajlovic, tenendo presente che entrambi hanno frequentato gli ambienti della Lazio in quanto Leva – come me – era un giocatore professionista. Ci siamo proposti, abbiamo presentato il progetto ai responsabili del Settore Giovanile del Bologna e poi è andato in porto tutto il progetto. Mi sono sentito lusingato di questo tipo di approccio e di percorso, che per noi è una grande opportunità, nonostante questo momento difficile che sta fermando un po’ tutto. Cerchiamo di andare avanti e con il Bologna abbiamo fatto dei corsi di aggiornamento online per tenerci in costante contatto».

CALCIO COTIGNOLA A.S.D. – Cotignola (RA)
Francesco Bordini
: «Abbiamo accolto il progetto con entusiasmo perché rappresenta un aiuto da parte di una società professionistica per dare anche un indirizzo ai nostri allenatori, per il nostro Settore Giovanile penso che sia una cosa molto positiva.
A marzo sospendemmo tutto per poi riprendere a settembre, ora cerchiamo di proseguire con allenamenti, ma è tutto abbastanza complicato. In questo periodo, purtroppo, non abbiamo potuto proseguire le attività con il Bologna perché ci sono restrizioni che non ci consentono di fare quello che avevamo pensato. Volevamo fare qualche allenamento congiunto, ma purtroppo è tutto rimandato».

FOOTBALL PROJECT MSS A.S.D. – San Severino (SA)
Alfonso D’Ambrosi:
«Con Davide Cioni, Alessandro Ramello e Antonio Piazza è nata la voglia di fare questo progetto in provincia di Salerno. Il tutto è nato l’anno scorso, fino a marzo avevamo fatto dei mesi stupendi insieme, perché ogni tre o quattro settimane venivamo invitati a Casteldebole per fare test match con le squadre del Bologna e abbiamo avuto nella nostra struttura dei tecnici, preparatori atletici, degli psicologi o nutrizionisti della società rossoblù e ci hanno dato consigli per migliorare le nostre attività. Avevamo organizzato un open day qua da noi e, in più, il Bologna aveva predisposto un torneo con tutte le affiliate per la categoria 2009 a marzo, solo che è saltato per i motivi che noi tutti conosciamo. Speriamo di poterlo fare in futuro perché può essere un momento di confronto e di divertimento per i ragazzi».

OSPEDALIERI CALCIO – PISA (PI)
Riccardo Ascione
: «Il progetto è partito con il signor Cioni grazie al nostro direttore sportivo, Christian Campennì, finalizzando il contratto a metà settembre. Avere una società professionistica che ci supporti negli allenamenti e mostrare il suo marchio, per noi, è la cosa che ci interessa di più: molti genitori hanno voglia di sentirsi associati a una squadra di Serie A. Qui, per esempio, il Pisa è una società molto sentita, però non avremmo potuto fare quest’accordo.
Prima dello stop, avevo avuto richieste da parte di qualcuno dei nostri per venire al Dall’Ara, non necessariamente a vedere la partita, ma solo a visitarlo o a fare un allenamento con una delle vostre squadre: anche se hanno 10-11 anni è un’idea che potrebbe allettare sia i genitori, che gli allenatori di quel nostro gruppo.
Per quanto riguarda noi, abbiamo sempre cercato di farci vedere “vivi” per evitare uno scollamento: la Federazione della Toscana ha già deciso che i campionati riprenderanno dopo le feste».

POLISPORTIVA SAN LORENZO – RICCIONE (RN)
Fabrizio Vagnini
: «Noi, qualche anno fa, eravamo affiliati con il Bologna e lo siamo stati per tre anni molto belli: quella volta siamo venuti a contatto con la società grazie a Eraldo Pecci, una persona squisitissima che ho conosciuto in occasione della presentazione del suo libro, a cui ero andato proprio per cercare un appoggio per l’affiliazione: magari ci sono nomi altosonanti come Juventus, Inter e Milan, ma noi cercavamo il Bologna per una questione logistica. Prima dell’intervista gli ho spiegato la nostra richiesta e mi ha messo in chiamata – con il suo telefonino – con un dirigente del club, che a sua volta mi ha dato il numero di cellulare di Francesco Morara. Il bello è che Pecci, intanto, era andato a presentare il libro, lasciandomi il suo telefonino!
L’esperienza precedente è stata corredata da amichevoli giocate a Casteldebole, tornei giocati con le altre società – unendo l’utile al dilettevole – e la finalina giocata al Dall’Ara prima della partita dei grandi, la ciliegina sulla torta, ma anche in altre occasioni siamo stati allo stadio, per esempio ai match contro Atalanta e Lazio. Inoltre, ai nostri ragazzi piace molto essere visionati da un vostro responsabile, quando viene da noi. Ora siamo tornati, cambiando tutto l’abbigliamento sportivo come da programma: quello che ci manca, per ovvie ragioni, è il recarci al Centro Sportivo, ma appena possibile ci piacerebbe ricominciare quell’attività interrotta qualche anno fa».

POLISPORTIVA UNION TRE COLLI – Belvedere Ostrense (AN)
Juri Vittori
: «Io ho cercato Davide Cioni quest’estate, il contratto è stato firmato tra fine luglio e inizio agosto. So come lavora la società e sono a conoscenza del supporto che dà, ma purtroppo ora è limitato: non abbiamo fatto questo progetto per andare in giro con le magliette rossoblù – questa è la ciliegina sulla torta – ma perché l’ho già vissuto in prima persona e ci tengo a farlo vivere a noi allenatori, oltre ai ragazzi e alla società. Poi, ci sono le figure di dottori che curano l’alimentazione, pedagogisti e addetti che curano la pubblicità: ciò porta a un discorso a 360°.
Due settimane fa abbiamo fatto un incontro con Davide e gli allenatori sulla metodologia di lavoro: la nostra realtà è piccolina, abbiamo 100 atleti provenienti da tre paesi– Belvedere Ostrense, Morro d’Alba e San Marcello – quindi c’è una mentalità un po’ diversa rispetto a quella di città».

SPORT HOUSE ACADEMY – Battipaglia/Eboli (SA)
Massimiliano Corrado
: «Al Bologna ci siamo avvicinati grazie a Macron, che dà in dotazione il vestiario. Di questo progetto ci ha attirato un po’ tutto, ma in particolare una presentazione che ci mandò Davide Cioni, visto che rispecchia il nostro modo di fare calcio: la crescita dei bambini, sia dal punto di vista di fare calcio, sia dal punto di vista comportamentale e interazione. La semplicità e la concretezza, diciamo.
Per quanto riguarda noi, a giugno e luglio abbiamo fatto attività piena, ad agosto abbiamo chiuso una quindicina di giorni e poi a settembre eravamo ripartiti proprio alla grande: tra tutte le difficoltà che ci sono state, ci siamo organizzati molto bene».

S.P. RENO CENTESE A.S.D. – Reno Centese (FE)
Gianfranco Guaraldi:
«Tifo Bologna, ci avevo già collaborato in passato e hanno tecnici molto qualificati a livello di Settore Giovanile con uno o due marce in più rispetto alla concorrenza. I tecnici con cui abbiamo avuto a che fare sono stati molto bravi, hanno dato delle dritte ai nostri allenatori che sono cresciuti parecchio anche grazie a loro. Ci siamo sentiti in estate quando noi avevamo programmato la nostra ripartenza; loro ci hanno dato una mano soprattutto su come comportarsi per mantenere il distanziamento e io come direttore sportivo avevo già dato delle regole precise per continuare in sicurezza. Il momento attuale è molto complicato, speriamo di vivere momenti migliori e di proseguire le belle attività che avevamo in mente con il Bologna».

U.C. PERGOLESE – PERGOLA (PU)
Enrico Rossi (presidente) e Yuri Luzi (responsabile)
: «Due anni fa avevamo avuto i primi contatti, ma alla fine non si è fatto nulla perché non eravamo ancora pronti: volevamo diventare prima Scuola Calcio, cosa che siamo riusciti a fare l’anno scorso. In agosto siamo venuti a Casteldebole, abbiamo parlato con Davide e poi abbiamo finalizzato il tutto: ovviamente non siamo riusciti a fare niente, ma c’è molto entusiasmo per questo progetto.
Prima del Bologna avevamo avuto un approccio con l’A.C. Milan, però ci soddisfava di più il vostro progetto: anche se sono fattori di secondo piano, noi abbiamo il rosso e il blu come colori sociali e venire in città si fa presto perché sono due ore di tragitto.
Il particolare che ci ha attirato più di tutti è lo scambio di idee per capire dove andare a lavorare per i ragazzi in futuro. Quello che possiamo dare noi a voi, speriamo, è qualche giocatore, ma anche una visibilità nel nostro territorio.
Per quanto riguarda noi, lo scorso lockdown avevamo fatto le attività da casa e organizzato degli incontri tramite videochiamata con i genitori per quanto riguarda i progetti del Settore Giovanile. A luglio, poi, abbiamo fatto un camp giornaliero in cui c’è stata molta partecipazione e, in settembre, l’Open Day che facciamo tutti gli anni».

U.S.D. OPITERGINA – Oderzo (TV)
Domenico Favero
: «La mia affiliazione personale con il Bologna è iniziata nel 2009, quando ero presidente del Basalghelle F.C., Giancarlo Marocchi Responsabile del Settore Giovanile del Bologna e Daniele Corazza Responsabile dell’Attività di Base; a partire dall’anno scorso sono passato all’U.S.D. Opitergina, una società storica e prestigiosa del territorio, e da Responsabile del Settore Giovanile ho suggerito al presidente di continuare quell’esperienza.
Anche grazie alla collaborazione con il Bologna, tra aprile e maggio ci siamo gestiti in maniera interessante: nonostante il lockdown, siamo stati una delle prime società della zona a intraprendere l’attività di far svolgere ai ragazzi esercizi e allenamenti da casa. Abbiamo avuto video-conferenze con Davide Cioni e con Francesco Morara, per esempio, e questo ci ha permesso di offrire diversi servizi ai nostri tesserati, oltre al supporto per gli allenatori.
Due settimane fa abbiamo iniziato la formazione per quanto riguarda lo scouting, avremo la possibilità di avere i tecnici del Bologna in sede – qui, a Oderzo – per vedere come sviluppare l’attività di base e altri servizi come il supporto psicologico o venire, appena possibile, al Centro Tecnico “Niccolò Galli” e al Dall’Ara. Inoltre, io spero che possa essere rimesso in piedi il torneo tra affiliate, a cui mi ero particolarmente affezionato».

VIRTUS SAN GIUSTINO S.S.D. – San Giustino (PG)
Valerio Piccinelli:
«Abbiamo sentito il bisogno di portare i nostri tecnici a un livello superiore, così ci siamo guardati intorno e, considerando i risultati o gli impianti, abbiamo constatato che tra le società professionistiche il Bologna fosse in questo momento una delle realtà più preparate a livello nazionale. Fino a quando è stato possibile abbiamo collaborato con loro grazie a confronti costanti, e noi proseguivamo con la nostra attività distribuendo al meglio gli allenamenti. Ora siamo di nuovo fermi e cerchiamo di lavorare da casa sempre con l’aiuto del Bologna, che anche nel corso della prima chiusura ci ha inviato dei lavori e degli esercizi da poter mandare ai nostri tesserati. Oggi è più dura della prima volta perché i ragazzi non se l’aspettavano e la stanno accusando un po’ più violentemente».

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