19 anni fa la vittoria del campionato di Serie B: Bologna-Chievo 1-0
2 giugno 1996, 37° giornata
BOLOGNA-CHIEVO 1-0
BOLOGNA: Antonioli; Tarozzi, Torrisi, De Marchi, Paramatti; Olivares, Bergamo, Scapolo (58' Bosi); Doni; Morello (46' Valtolina), Cornacchini (64' Bresciani). All.: Ulivieri.
CHIEVO: Gianello; Zamboni (80' Carparelli), D'Anna (75' Guerra), D'Angelo, Franchi, Rinino, Gentilini, Melosi, Melis, Giordano (88' Facciotto), Antonioli. All.: Malesani.
ARBITRO: Messina di Bergamo.
MARCATORI: 93' Bresciani (B).
Si prepara una stagione di rinnovate anche se non scoperte ambizioni. La concorrenza sembra infatti in avvio proibitiva, eppure la squadra parte senza timori reverenziali con due successi di fila al debutto. Poi l'ingaggio di Cornacchini e il conseguente cambio di modulo – con due anzichè tre attaccanti – provocherà la minicrisi, con tre punti e tre soli gol in cinque partite. Il 26 novembre '95, dopo il pari interno con l'Ancona, il Bologna si ritrova ottavo. Ulivieri chiede ai suoi di esibire gli attributi e ritorna al modulo classico, ottenendo segnali di ripresa. I rossoblù
chiudono l'andata al secondo posto, sia pure in folta compagnia, e al turno successivo si portano in testa a pari punti con Cesena e Pescara. Solo un incidente di percorso è la sconfitta di Perugia di fine gennaio '96, perchè è ormai evidente che il Bologna si candida seriamente alla seconda promozione consecutiva. La "tranquilla tensione" di un ambiente che respira le ambizioni come salutare ossigeno fa sì che puntare al bersaglio grosso venga naturale, come la necessità di vincere avvertita ogni volta che si scende in campo. La costanza di rendimento mantiene la squadra a ridosso delle prime, poi una improvvisa flessione in marzo fa suonare il campanello di allarme. Gazzoni e Ulivieri frustano la squadra e la risposta è positiva, un netto 4-0 all'Avellino dissipa le nubi ma per volare verso la A serve il meraviglioso filotto di successi che dà vita al "Torneo dei bar", la felice ed abusata definizione del Mister
, inaugurato il 5 maggio in casa col Genoa. Una marcia inarrestabile, con la perla dell'indimenticabile 3-2 del Manuzzi, il robusto e decisivo successo di Palermo e la ciliegina sulla torta del 2 giugno 1996, esattamente 19 anni fa. Al Dall'Ara, nella domenica del ritorno in Paradiso dopo 5 anni
, arriva il debole e timido Chievo di Malesani invano a caccia di punti salvezza. Con una vittoria il Bologna è ancora promosso, ma ne esce una gara contratta e complicata, che pare rimandare la festa alla trasferta successiva di Cosenza. Il lampo, splendido destino, al terzo minuto di recupero. Torrisi
appoggia corto a Tarozzi nella propria metà campo, Bosi disimpegna nuovamente su Toro, che sventaglia lungo e trova la buona torre di Bresciani, in anticipo su D'Anna, che libera Valtolina sul lato corto di destra dell'area gialloblù. Si sovrappone Doni che viene servito e di prima intenzione pennella perfettamente l'invito all'emozione: Giorgino Bresciani
lascia lì tutti, prende l'ascensore, incorna il suo quarto gol stagionale e scrive il finale più entusiasmante che ci si potesse immaginare, consegnandosi alla storia del Bologna in via definitiva come l'uomo della promozione in Serie A di quel 2 giugno del 1996. Qui riviviamo il racconto.




